conosci tu la riva
dove non urlano i marosi
dove la tempesta è oltre?

emily dickinson

 

maróso s. m. [der. di mare].

Onda grossa del mare, cavallone; si usa per lo più al plur. per indicare il moto ondoso del mare grosso, caratterizzato da ampie onde che procedono allineate, con creste ripide e prossime a rompersi o già rotte in cima: il frangersi dei m. sugli scogli; l’accavallarsi dei m.; un battello in preda ai m.,
in lotta contro i marosi.

In senso fig., letter., travaglio spirituale, stato di sofferenza, di agitazione, di sconvolgimento.

VIDEO

Riprese: mare dell’Arcipelago toscano

Opera di Ilaria Abbiento

Montaggio video Vincenzo Russo

Sound from zaplat.com

Quarantotto nodi, novanta chilometri orari è la misura della velocità del vento che rileva il mare in tempesta.
Nella parentesi temporale di un Pianeta che sembra sospeso, in cui le trasmissioni d’amore vibrano a intermittenza,
il mare, nonostante tutto, continua a inondare la terra, talora impetuoso come i miei marosi interiori.
Nella mappa oceanica dell’esistenza è essenziale imparare a nuotare anche nella mareggiata tra le coordinate di una rotta che sembra perduta. In questa geografia di pensiero mi esercito all’ascolto del mio cuore in apnea, immerso nel blu dell’odissea ma consapevole di ritrovare, ancora una volta, la riva dove la tempesta è oltre.