DUNE

PER UN GREEN DEAL DELLE ARTI

 

Un progetto di ricerca e creazione di Arte nella Natura che mette al centro le relazioni e le attrazioni tra perfomance, arti visive, musica, fotografia, videoarte, scienza, ambiente e paesaggio, alla ricerca di visioni nuove e trasversali del territorio e di nuovi modi di abitarlo e valorizzarlo.

La transdisciplinarità è il concetto guida per la creazione di nuove relazioni tra artisti e nuovi format: un approccio che mira alla comprensione della complessità del mondo e alla sua restituzione artistica e narrativa, favorendo collegamenti senza confini stabili tra le discipline.

Questo incontro avviene con gli strumenti del laboratorio e della residenza artistica, che consente la vicinanza – per più giorni in full immersion – di artisti diversi, ognuno operante nella propria autonomia ma anche osservatore del lavoro dell’altro, in una relazione di prossimità umana e in relazione con lo stesso territorio nello stesso momento.

Le bellezze naturali della Maremma grossetana vengono prese come punto di arrivo e di partenza di un programma di produzione artistica, facendo del tema Arte nella Natura il motore di processi di rigenerazione  urbana che invadono anche spazi inconsueti della città, e siti di archeologia storica o contemporanea.

 

L’attività di Dune è vocata all’internazionalizzazione e alla progettazione di bandi Creative Europe, European Green Deal, progetti transfrontalieri Italia-Francia Marittimo.

 

Accademia Mutamenti

Compagnia di teatro e factory di progetti artistici con basi a Grosseto e Milano. Fondata da Giorgio Zorcù e Sara Donzelli, è tra la compagnie riconosciute e sostenute dalla Regione Toscana per la qualità della sua produzione artistica. I due artisti hanno fatto confluire nella compagnia le loro precedenti esperienze: quella di direttore artistico, regista e produttore di Zorcù, e quella di attrice e pedagoga di Donzelli. Le caratteristiche centrali del suo linguaggio teatrale sono la qualità del lavoro dell’attore e la visionarietà della scena; i temi affrontati sono legati soprattutto alla dialettica maschile-femminile, affrontata col doppio sguardo della contemporaneità e del mito, della fiaba e della tragedia. Per le proprie creazioni si circonda di volta in volta di staff di grande qualità artistica: attori, drammaturghi, musicisti e light-designer.

La compagnia mantiene una vocazione al lavoro sociale e culturale, per questo idea e realizza eventi, rassegne, progetti di residenza artistica e azione sociale in vari territori.

Da sempre è aperta alle contaminazioni e collaborazioni artistiche con artisti visivi, musicisti e videomaker.

Ha prodotto gli spettacoli: fino al punto che si può raggiungere (Milano, 2005), La Regina dei banditi di Federico Bertozzi (Bassano del Grappa, 2006), La camera di sangue di Angela Carter (Grosseto, 2008), Socialismo a passo di Valzer di Giuseppe Di Leva (Torino, 2011), il Recital Circe / Fango di Margaret Atwood (Vetulonia, 2014), La stanza del tramonto – Appunti sulla vita ordinaria di un mammifero di Lina Prosa (Bologna, 2016), Kkore – Canto per le accorate che hanno un cuore di Lina Prosa (Follonica 2018).

E’ socio fondatore del Centro italiano dell’I.T.I. – International Theatre Institute / UNESCO.

Giorgio Zorcù

Partecipa con la sua attività al movimento della ricerca teatrale italiana e internazionale dalla fine degli anni ’70, dedicandosi alla produzione e allo studio delle relazioni del teatro con diversi linguaggi artistici: danza, musica, cinema e arti visive. Negli anni ‘90 riprende l’attività di regista e drammaturgo e nel 2005 fonda con Sara Donzelli la compagnia teatrale Accademia Mutamenti. Compie le prime esperienze come attore e regista a Grosseto, all’interno del Teatro Sperimentale. Dal 1982 si trasferisce a Santarcangelo di Romagna, dove dirige l’Istituto di Cultura Teatrale e collabora al Festival Internazionale del Teatro in Piazza; nel 1984 partecipa alla fondazione di Santarcangelo dei Teatri, diretto da Roberto Bacci; fino al 1988 ne curerà la direzione organizzativa e collaborerà al programma delle produzioni e del festival estivo.

Nel 1987 entra a far parte del Laboratorio permanente di Antonio Neiwiller a Napoli, all’interno di Teatri Uniti, compagnia appena nata dall’unione di Falso Movimento di Mario Martone, Teatro Studio di Toni Servillo e Teatro dei Mutamenti di Antonio Neiwiller. Dal 1988 al ‘90 è direttore del CRT-Centro di Ricerca per il Teatro di Milano e del Teatro dell’Arte. Compie viaggi di studio sulle danze tradizionali in India sotto la guida della grande danzatrice di danza Orissi Sanjukta Panigrahi; partecipa a L’altra Italia, festival di teatro italiano al  Teatro La MaMa E.T.C. di New York; progetta e realizza il progetto Esperienza di un sistema per la ricerca teatrale al Centro Culturale Tres Rios di San Paolo del Brasile. Dal 1990 al ‘92 collabora con Roberto Bacci per il festival VolterraTeatro. Dal 1990 al ’99 è docente alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, diretta da Renato Palazzi; dal 1993 al ‘99  coordina il Corso di Regia Teatrale. Cura i progetti Ricerche Espressive – Performance, installazioni, video alla Politecne Cinematografica di Milano, Officina teatrale – Laboratori teatrali e produzioni sperimentali al CRT di Milano, Il Teatro della Memoria – Incontri, laboratori, performance a Mantova. Nel 1993 fonda un proprio centro di lavoro teatrale sul Monte Amiata, e crea il festival-laboratorio internazionale Toscana delle Culture. Nel 1988 decide di dedicarsi all’attività di regista, che avvia con una trilogia: Rosso Cinabro (1998), Le vene del profondo (1999) e Sulla linea di confine (2000), in cui è anche in scena. Con Sulla linea di confine inizia l’attività di scrittura drammaturgica. Nel 2001 e 2002 è direttore artistico del progetto SienaTeatri dove produce Ribelli – Dall’Antico Testamento, spettacolo a più mani con la firma dei sei registi: Renzo Boldrini, Ugo Chiti, Dario Marconcini, Gianfranco Pedullà, Riccardo Sottili. Dal 2001 crea la quadrilogia Il Santo della Montagna, dedicato alla figura di Davide Lazzaretti, il profeta dell’Amiata: Sogni e Visioni ’48-’68 (2002), Ricordo di David Lazzaretti e Rapsodia per Monte Labbro (2003), In mezzo a noi (2004). Nel 2003 fonda sull’Amiata, insieme a Jurij Alschitz, l’Amiata Summer Theatre Academy, scuola estiva di alta formazione per attori e registi professionisti internazionali della durata di tre settimane. Alla fine del 2003 avvia il percorso artistico con Sara Donzelli con cui fonda la compagnia Accademia Mutamenti. Mantiene costantemente una relazione con il teatro internazionale e con i suoi maestri; è segretario del centro italiano ITI-Iternational Theatre Institute; è direttore artistico di Scrivere il Teatro, concorso nazionale di scrittura per le scuole indetto da MIUR e ITI Italia. Nel triennio 2019-2021 è nominato nella commissione di esperti del Comune di Milano per la valutazione delle convenzioni con i teatri milanesi. A Marina di Grosseto fonda nel 2019 il Campus creativo DUNE e dal 2020 fonda e cura il San Rocco Festival.

Sara Donzelli

Nel 1981 si diploma come attrice all’Accademia dei Filodrammatici  di Milano; nel 1983 vince il primo premio come giovane attrice italiana al concorso nazionale Wanda Capodaglio, al Teatro della Pergola di Firenze.

Nel 2002 consegue il Master in pedagogia teatrale al GITIS, Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Mosca, sotto la guida di Jurij Alschitz. Con Alschitz segue i seminari The face of XX century woman (2001, Arcidosso e Bari), Women Project (2004, Milano e Mosca), Metaphysics and Theatre (2007, Budva – Montenegro), Theatre Summer Academy (2008, Posada – Nu), The Art of Rehearsal (2009, Berlino), Time in theatre (2011 Berlino, 2012 Cipro).

Nel 2018 si laurea al DAMS dell’Università di Bologna con una tesi sulla drammaturgia d’attrice nello spettacolo La stanza del tramonto di Lina Prosa. Dal 2017 frequenta la Specialistica in Arti Terapie presso la Nuova Associazione Europea di Arti terapie – Università di Bologna. Dal 2018 frequenta il corso di Laurea Magistrale in Scienze dello Spettacolo – Università di Bologna.

In teatro ha lavorato a Milano con Alessandro Quasimodo in Venere da L’Aminta di Tasso al Museo Teatrale della Scala, con Toni Comello al Trebbo come protagonista in diversi testi classici tra cui La Mirra di Alfieri (che partecipò al Festival di Santarcangelo di Romagna), con Flavio Ambrosini alla Piccola Commenda come protagonista ne I Gladiatori,  Blanche ne Il tram che si chiama desiderio e ne I Blues di T.Williams, con Mauricio Paroni De Castro come Lady Moore in Tommaso e il suo Boia presso CRT, con L. Flaszen ne I Demoni di Dostoevsky, con Enrique Pardo in Mozziconi da A. Merini alla Casa degli Alfieri di Asti e al Teatro Verdi e in Giasone e Medea CRT, con M. Loreto in Mefisto Teatro Arsenale, con Jurij Alschitz come Figliastra da I sei personaggi di Pirandello per il progetto internazionale The face of XX century woman (Arcidosso, Bari) e in Lady Macbeth ne Il Macbeth di William Shakespeare (Bari).

In cinema ha lavorato con Carlo Lizzani in Mamma Ebe (Festival del Cinema di Venezia), Heinz Butler in Personaggi ed Interpreti (Festival di Locarno).

In televisione con Gianni Serra ne Il cappello pieno di pioggia (Rai Due) , per la TV Svizzera con uno special sul poeta Andrea Zanzotto e in Vivere per Canale 5.

Nel 2005 fonda con Giorgio Zorcù la compagnia Accademia Mutamenti

Ha sempre svolto l’attività di operatrice teatrale per ragazzi delle scuole dell’obbligo e superiori dal 1982 con Il Trebbo, dal 1996 con il Teatrocentro Pietrasanta a Milano, di cui è fondatrice, dal 2005 con Accademia Mutamenti. Per conto di ITI Italia collabora al progetto Scrivere il Teatro, concorso nazionale di scrittura per le scuole del MIUR, in cui mette in scena i testi vincitori con gli studenti-autori attraverso una residenza artistica full immersion.

 

Michela Eremita

Storica dell’arte e curatrice di progetti e mostre multidisciplinari all’interno della cultura contemporanea. Il suo lavoro si basa sull’idea del valore educativo dell’arte applicato a temi specifici offerti dai musei, le città, all’ambiente naturale. E’ funzionaria/responsabile presso il Museo Santa Maria della Scala (Comune di Siena) del Museo d’arte per bambini – di cui è cofondatrice (1998) curandone gli eventi e creando una collezione dedicata all’infanzia di oltre 400 opere – e dei Servizi educativi e didattici e della Formazione per tutte le fasce d’età. Alla fine degli anni ’90 presso l’Amiata grossetana ha curato Oltre il Paesaggio Arte Progetti e Utopie (Accademia Amiata) sperimentando, per il connubio arte e natura, le nuove tecnologie come possibile alveo per un’arte sostenibile, in seguito ha curato il progetto e la direzione del Sistema Museale Amiata. Dal 2015 al 2018 è stata coordinatrice del Tavolo di Arte e Architettura Contemporanea per il Comune di Siena. Intensa l’attività di curatela, seguendo più volte la Giornata del Contemporaneo e curando l’esposizione InContemporanea, raccolta d’arte di proprietà del Comune di Siena in deposito presso il Santa Maria della Scala. La sua predilezione è sviluppare con gli artisti progetti mirati, site specific come è successo per Palazzo delle Papesse, Palazzo Pubblico, complesso Museale Santa Maria della Scala a Siena, e il Museo dei Mezzi di Comunicazione di Arezzo, Assab One di Milano, Venezia, San Gimignano.

È consulente scientifica per le residenze d’artista presso l’Associazione I Battilana della Contrada della Torre e segue fin dal suo nascere la residenza d’artista Madeinfilandia presso Pieve a Presciano (Arezzo). Tra le mostre storiche si ricorda la cura della mostra su Picasso, la partecipazione al coordinamento scientifico della mostra su Burri e Brandi e la mostra su Parronchi e Mario Luzi presso il Santa Maria della Scala. Insegna Storia dell’Arte Contemporanea presso diverse sedi, dal 2011-2014 presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Siena, sede di Arezzo. Tra gli ultimi programmi di curatela: La trilogia di Orlando il progetto espositivo e performativo di Concetta Modica, diviso in tre tappe (Galleria Pantaleone_Milano, Museo Civico e Piazza Grande San Gimignano, Spazio C.O.S.M.O._Milano), la personale di Francesco Maluta presso l’Orto Botanico dell’Università di Siena e l’evento (2018/19/20) per il Museo del Paesaggio di Castelnuovo Berardenga (SI) con l’artista Luca Pancrazzi. Nel settembre 2018 ha redatto e curato, in collaborazione con Susanna Ravelli, il progetto di artisti in residenza Palermo | Gran Tour en Italie, selezionato per gli Eventi Collaterali di Manifesta12, Biennale Nomade Europea, portando la mostra delle opere realizzate dagli artisti presso lo Spazio Assab One di Milano, a San Gimignano, al Museo Archeologico di Napoli.

 

Mauro Papa

Storico dell’arte, iscritto al ruolo degli esperti della Camera di Commercio e perito del Tribunale di Grosseto. Ha diretto il CEDAV (Centro Documentazione Arti Visive del Comune di Grosseto) poi divenuto Clarisse Arte della Fondazione Grosseto Cultura. Appassionato di arte pubblica e relazionale, è autore di guide sulla città (“Grosseto visibile”) e dal 2008 organizza La Città Visibile, manifestazione d’arte e animazione culturale urbana. La manifestazione ha una spiccata valenza sociale che si basa sulla sua natura partecipativa: in ogni edizione vengono pubblicati laboratori di animazione culturale urbana e bandi pubblici gratuiti che invitano tutti i cittadini – anche le categorie sociali più svantaggiate – a partecipare alla manifestazione e alle Notti della Cultura con propri progetti culturali: mostre d’arte, di fotografia, ma anche eventi multidisciplinari come letture sceniche, passeggiate letterarie, performance teatrali, conferenze. Durante la Notte della Cultura tutti i musei cittadini sono aperti e con ingresso gratuito. Alla manifestazione partecipano anche le istituzioni culturali più importanti della città, dal polo universitario alla soprintendenza, dalle scuole alle associazioni. In questo modo, la città si in mostra, rende visibile la sua energia creativa e, insieme, rende visibile il suo passato, il suo presente e il suo progetto di futuro. La manifestazione ha sempre avuto un grande successo di partecipazione, sia per quanto riguarda i promotori di progetti – nelle ultime edizioni della manifestazione hanno partecipato più di 500 artisti – che i fruitori delle iniziative.

Dal 2019 è direttore del museo Collezione Gianfranco Luzzetti e del Polo culturale Le Clarisse di Grosseto. Tra le mostre curate o organizzate, si segnalano: La Bellezza svelata, un tondo inedito di Botticelli dalla collezione Luzzetti (2020), Memorie da un tempo infinito (2020), Pietro Aldi e Paride Pascucci nelle collezioni pubbliche di Grosseto (2020); Elio Ciol (2019); Goya in Italia, due capolavori tra luce e ombra (2019); Omar Galliani, Teofanie (2018); Gianpaolo Barbieri, l’eleganza dello sguardo (2018); William Congdon, Terracielo (2017); Grosseto 900, la collezione d’arte delle Clarisse (2016); Uliano Lucas, L’immagine sociale della salute mentale a Grosseto, Museo Archeologico, 2014; Moira Ricci, Da buio a buio, Museo Archeologico Grosseto 2015; Emily Young, A light of touch, a long view, Chiesa dei Bigi, 2016; Niki & WAR – Women Art Revolution; Niki de Saint Phalle e l’arte femminista, Clarisse 2016; ); le mostre con residenze artistiche svolte per la manifestazione natalizia Comete: video installazione di Claudio Castelli, 2008 performance sonora di Paul Fuchs, 2009 installazione di Stefano Corti, 2010 installazione di Antonio Ambrosino, 2011 Caravaggio MMX di Giacomo Pietrapiana, Annegriet Spörndle, Giuseppe Zanoni; 2012 Soul Activis, rassegna video con opere di Santiago Sierra, Regina José Galindo, Ciprian Muresan, Democracia.